IL PERDONO D'ASSISI: una tradizione che si lega alla storia del Convento del Borgo
La Misericordia di Borgo a Mozzano, che ha costituito al suo interno il “Centro di Cultura e Spiritualità Francescana” festeggerà anche quest’anno il “PERDONO DI ASSISI”, che è una delle principali ricorrenze francescane.
La data del 2 agosto ricorda il singolarissimo privilegio dell’indulgenza, richiesta nel 1216, da Francesco, mentre era immerso nella preghiera e nella contemplazione all’interno della chiesetta della Porziuncola ad Assisi ed autorizzata da Papa Onorio III. Al Pontefice, che voleva rilasciare il documento autorizzativo dell’indulgenza, Frate Francesco disse: “…se questa indulgenza è opera di Dio, Egli penserà a manifestare l’opera sua; io non ho bisogno di alcun documento, questa carta deve essere la Santissima Vergine Maria, Cristo il notaio e gli Angeli i testimoni…”. E dopo qualche giorno, al popolo convenuto alla Porziuncola, Frate Francesco disse la celebre frase: “fratelli miei, voglio mandarvi tutti in Paradiso”.
Il programma preparato dalla Misericordia di Borgo a Mozzano è il seguente:
mercoledì 31 luglio, dalle ore 17 alle ore 20 un frate francescano sarà presente nella chiesa del convento del Borgo, per colloqui e confessioni. Alle ore 20 ci sarà una piccola cena nel giardino per tutti coloro che vorranno partecipare e, alle ore 21, sempre nel giardino del convento seguirà una conversazione sul significato del “Perdon d’Assisi” condotta dal Padre Cappuccino Giampaolo Salotti e dal Governatore della Misericordia Agnese Garibaldi;
venerdì 2 agosto, Festa del Perdono, alle ore 18 S. Messa solenne nella chiesa di San Francesco, dove potrà essere lucrata l’indulgenza plenaria. Dalle ore 17 saranno presenti sacerdoti per le confessioni.
Per il Convento del Borgo, dove già nel 1586 si era costituita la “Compagnia del Cordone” o del Terz’Ordine, aggregata all’Arciconfraternita di Assisi, questa celebrazione, è una continuazione del cammino attraverso la sua storia. Si pensi che nel 1642, come ci ricordano le “cronache” del Convento del Borgo: “il primo giorno di agosto si comunicarono 1500 persone e il 2 agosto, 1600”; era “il Perdono d’ Assisi”.
Il Convento di San Francesco di Borgo a Mozzano è sede, dal 1983, del Centro di Accoglienza Anziani della Misericordia che, nel 2006, ha ottenuto lo storico e prestigioso immobile in dono dall’Ordine dei Frati Minori. In quel Convento, costruito a partire dal 1523, continua a svolgersi la carità verso il prossimo, attraverso la cura agli anziani soli e non autosufficienti; la chiesa è tutt’ora aperta al culto ed in quel luogo, assai bello e curato, vi si svolgono momenti importanti e significativi della comunità. In particolare la Misericordia di Borgo a Mozzano ha voluto che rimanesse presente, nella Valle del Serchio, ma oggi potremmo dire, addirittura, nella Lucchesia, la tradizione francescana che, nei secoli, si manifestava con la presenza di grandi e significativi conventi dei Frati Minori, a partire dal grande complesso del San Francesco di Lucca, la cui costruzione iniziò, addirittura nel 1228. Altri conventi dei Minori (Osservanti o Riformati) erano quelli di Castelnuovo Garfagnana, di Camaiore, di Pietrasanta e la Parrocchia di S. Antonio a Viareggio; nella città di Lucca appartenevano ai Minori anche il convento di San Cerbone ed il “conventino” di San Leonardo, all’interno delle mura. Tutti questi luoghi significativi hanno avuto altre destinazioni, mentre quello di Borgo a Mozzano, donato alla Misericordia, mantiene una destinazione consona e, per questo motivo, la Fraternita ha costituito al suo interno il Centro di Cultura e Spiritualità Francescana, che si propone di essere, attraverso appuntamenti mensili, luogo di incontro per tutti coloro che vogliono riconoscersi nei “valori” del francescanesimo.
Per farne parte ci si può rivolgere alla Misericordia di Borgo a Mozzano (info@misericordiaborgo.org ) che provvederà ad inviare aggiornamenti su quanto promosso dal Centro di Cultura e Spiritualità Francescana, che ha sede nell’antica biblioteca del Convento, recentemente restaurata.
Gabriele Brunini – 19 luglio 2013