ACCOGLIENZA MIGRANTI A BORGO A MOZZANO: LA MIA OPINIONE DI CITTADINO
Di sicuro ci sono difficoltà e problemi ed anche il Sindaco ne è consapevole.
Senza entrare troppo nel merito della questione nelle sue connessioni politiche e culturali, credo che dobbiamo fare in modo di dare risposte ADEGUATE AI BISOGNI, che non mettano però in difficoltà i nostri cittadini.
Non è possibile accogliere migranti e tenerli sotto un tendone, come ci è stato detto che viene fatto a Lucca.
Se dobbiamo farci carico di accogliere, dobbiamo fare anche un progetto per utilizzare ed impegnare le persone che saranno accolte: questo sembra che il Comune del Borgo voglia farlo.
Ma le scelte circa l'accoglienza devono essere fatte dal Comune e dalle comunità; non possono farle persone esterne, che gestiscono il problema per lavoro e per business.
La prima ipotesi fatta di mandare i migranti in un appartamento inadeguato di Butia (piccolo nucleo di 13 abitanti della frazione di Cerreto) è, a mio giudizio, assolutamente improponibile ed inaccettabile; questa scelta, fatta da una cooperativa che si occupa di migranti, non può essere condivisa dall'Amministrazione Comunale.
Dobbiamo tutti impegnarci a trovare locali adeguati in luoghi dove i migranti possano essere meglio assistiti, gestiti ed anche controllati.
Nel reperire edifici si deve valutare se ci sono immobili inutilizzati o sotto utilizzati: 1) di proprietà pubblica 2) di proprietà di enti religiosi 3) di proprietà di associazioni o delle comunità.
Se questi non ci sono si deve andare al mercato privato, ma senza rinunciare a valutare l'impatto ed i disagi che si possano creare ai residenti.
Comunque, come "comunità", le risposte dobbiamo darle, senza fare i furbi e pensare che il problema lo debbano risolvere altri. E gli amministratori della cosa pubblica, nel momento in cui vanno a chiedere sacrifici ai cittadini, valutino anche le proprie personali risorse ed il proprio patrimonio immobiliare, per dare un segnale di impegno diretto.
Molti sono coloro che teorizzano l'accoglienza...purchè siano gli altri ad accogliere.
Forse anche un incontro pubblico sul problema non guasterebbe.
Io come sempre ho detto la mia, in modo libero.
Gabriele Brunini - 7 agosto 2015