6 giugno 2023: PRESENTATO A CASTELNUOVO IL LIBRO “LA TRASPARENZA PER GLI ENTI DI TERZO SETTORE” A cura di Luca Gori e Giulio Sensi.
ringrazio dell’opportunità che mi è stata offerta con questo intervento e vi porto il saluto del Presidente di Confederazione Nazionale Misericordie, Domenico Giani, di Federazione Toscana e del Comitato Lucchese Misericordie, che comunque è rappresentato dalla Presidente Carla Andreozzi e da diversi governatori (Castelnuovo, Corsagna, Barghigiano, Castelvecchio Pascoli).
Saluto le tante realtà associative presenti che ogni giorno affrontano grandi difficoltà per lavorare a favore del prossimo.
La presentazione di questo volume, dedicato al terzo settore, è una iniziativa quanto mai opportuna e di questo è doveroso ringraziare gli organizzatori: Fondazione per la Coesione Sociale, Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, che è un motore eccezionale di positività nell’intera provincia di Lucca, la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e il Centro di Ricerca Maria Eletta Martini; un nome che ha contribuito alla vita politica nazionale e alla storia di Lucca; che ha fatto fare passi da gigante al volontariato italiano che, grazie proprio a Maria Eletta, ha ottenuto il primo riconoscimento parlamentare con l’approvazione della “legge sul volontariato del 1994”.
Gli autori del libro, Luca Gori e Giulio Sensi, hanno realizzato un' opera davvero utile e necessaria, con tutta una serie di contributi molto autorevoli, con approcci differenti ed integrati, focalizzando uno dei temi più delicati ed importanti che riguardano il Codice del Terzo settore: la trasparenza.
Argomento fondamentale, che il libro tratta in tutte le declinazioni possibili, a partire dalle prospettive elencate nella legge delega del 2016 (n.106), “Delega al Governo per la riforma del Terzo settore, dell'impresa sociale e per la disciplina del servizio civile universale”, fino ai contenuti specifici degli articoli del decreto legislativo n. 117 del 2017, conosciuto appunto come “Codice del Terzo Settore”.
I contributi contenuti nel libro richiamano spesso anche gli articoli della Costituzione e gli interventi della Corte Costituzionale, per sostenere l’opportunità dei principi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza, che devono portare ad una armonia di compiti e di ruoli tra pubblico e privato sociale, in cui ricomprendiamo sicuramente le organizzazioni di volontariato, che io rappresento con lo storico ed antico Movimento delle Misericordie.
Come afferma nel libro il prof. Emanuele Rossi, la nostra Costituzione non ha riferimenti espressi alla “trasparenza”, ma è indubbio che il terzo settore abbia un fondamento in Costituzione e che tante previsioni costituzionali (a partire dagli art. 1 e 3, come tanti altri articoli: 28, 54, 97, 98) si possano individuare come fondamento del principio di trasparenza.
Nel libro si ricorda anche il decreto legislativo n. 33/2013 che, nell’articolo iniziale, afferma, tra l’altro, che la trasparenza concorre ad attuare il principio democratico e i principi costituzionali di eguaglianza, di imparzialità, buon andamento, responsabilità, efficacia ed efficienza nell’utilizzo di risorse pubbliche, integrità e lealtà nel servizio alla Nazione. Tutti principi che si devono necessariamente ritrovare anche nell’agire del terzo settore, oltreché della pubblica amministrazione.
In definitiva il tema della trasparenza è stato indicato come uno degli elementi chiave per la riforma del terzo settore. Ed è evidente che tutti gli Enti del terzo settore debbano confrontarsi, sempre di più, e con convinzione, con questi principi ed agire di conseguenza.
La trasparenza deve diventare un patrimonio irrinunciabile della quotidianità, così da non sembrare una imposizione, ma la normalità. Soprattutto gli ETS, non dovranno vivere il Codice e le nuove disposizioni da esso introdotte, come una serie di obblighi faticosi, o come ingerenza e controllo, ma come una occasione di diffusione dei risultati, per far capire all’opinione pubblica che gli ETS, come le nostre Misericordie, sono realtà vicine e solidali, sensibili in tempo reale ad affrontare le esigenze che provengono dal tessuto sociale.
Forse dal Codice del terzo settore, o in contemporanea con il suo varo, le nostre Associazioni si attendevano, oltre che tutta una serie di adempimenti burocratici, inevitabili, anche una possibile serie di opportunità che invece, al momento, sono mancate.
Vale citare il problema dell’Iva, che per le nostre Associazioni è un costo, impossibile da portare in detrazione. Anche il calcolo degli ammortamenti, decisi con i nuovi schemi di bilancio, incide profondamente sui bilanci delle Associazioni che hanno un patrimonio immobiliare.
Mi si permetta anche l’inciso che, nel rapporto tra Pubbliche Amministrazioni e volontariato, si dovrebbe evitare di utilizzare il volontariato, in servizi essenziali di competenza pubblica, senza fornire rimborsi adeguati, come accade, purtroppo, anche nella nostra Regione con la gestione dei servizi di emergenza e soccorso.
La misura più rilevante di trasparenza è, indubbiamente, l’istituzione del RUNTS (Registro Unico Nazionale del terzo settore), che permette una immediata riconoscibilità all’esterno degli ETS, evitando che sia dia credito a realtà che non hanno i requisiti per l’appartenenza al terzo settore.
I vari contributi di esperti che hanno partecipato alla stesura del testo, che oggi viene presentato, ci forniscono indicazioni e valutazioni approfondite su tutti i punti che afferiscono e concorrono alla trasparenza e che riguardano: la privacy, la collaborazione con la pubblica amministrazione, il ruolo delle reti associative, la disciplina dei controlli, la rendicontazione sociale, la qualità e l’autocontrollo e le raccolte di fondi.
In definitiva il risultato ottenuto con questo testo è quello di aver affrontato, in modo esteso e approfondito, la trasparenza da molteplici prospettive e differenti punti di vista, testimoniando che il nuovo Codice ha definito una cornice di norme che riconoscono al terzo settore un ruolo insostituibile nella vita civile della Nazione. Cercando di aiutare il terzo settore ad affrancarsi, proprio grazie alla trasparenza, da sospetti che spesso aleggiavano nella pubblica opinione, a causa anche dell’emersione di alcuni fatti di cronaca deprecabili, talvolta strumentalizzati ad hoc.
Sicuramente c’è ancora da fare molto, ma il percorso è ormai avviato e sempre di più impareremo a vivere i cambiamenti e le regole che il Codice ci ha offerto o imposto.
Le regole e la necessaria trasparenza, continuamente invocata in questo testo, dovranno essere vissute come opportunità e non come insopportabili lacci burocratici.
Se questo sarà l’atteggiamento delle nostre Associazioni ci sarà crescita e potremo maturare proposte di aggiornamento, che risultassero necessarie.
Ringrazio di nuovo gli autori e le Istituzioni che hanno contribuito a questa opportuna pubblicazione.
Castelnuovo Garf. 6 giugno 2023
Gabriele Brunini
“LA TRASPARENZA PER GLI ENTI DI TERZO SETTORE” - A cura di Luca Gori e Giulio Sensi – Pisa University Press – Luglio 2022