La moda, assai in voga, di rappresentare la morte e i defunti in forme ridanciane e scherzose, ben presente in feste come quella di halloween e similari, ha certamente contribuito a far perdere, particolarmente tra i giovani, il culto per i morti e la pratica delle visite al cimitero.

Al di là delle credenze religiose, comunque importanti per la nostra cultura e per le nostre tradizioni, quel culto permetteva di continuare a dialogare con le persone care che abbiamo conosciuto, che ci hanno voluto bene, che non avremmo mai voluto perdere e che vorremmo tenere sempre nel cuore.

Senza voler giudicare le  nuove feste e la voglia di divertimento, che appartiene a questi tempi e che rispetto, mi soffermo solo su ciò che si è perso, non godendo più del perdurare di quella vicinanza alle persone care e meritevoli che si ha, o si aveva, praticando il culto dei morti: con il quotidiano pensiero affettuoso, con la preghiera e con la visita alle tombe, dove quelle persone riposano.