2004: L'ADDIO DA SINDACO ALLA MIA GENTE !
Sono ricordi belli, di un periodo intenso e impegnativo, che meritano di essere conservati.
Il testo fu oggetto di una pubblicazione assai bella, con una buona documentazione fotografica, che feci distribuire a tutta la popolazione del Comune ed in tutte le frazioni.
DOPO NOVE ANNI STUPENDI
UN SALUTO ALLA MIA GENTE
Dopo nove anni, le elezioni del prossimo 13 giugno segneranno la fine del mio incarico di Sindaco del Comune di Borgo a Mozzano. Eletto per la prima volta il 23 aprile 1995 e riconfermato nelle elezioni del 13 giugno 1999, con oltre il 60% dei voti, ho svolto i due mandati consecutivi che la legge ha posto come limite per evitare la troppo lunga occupazione di ruoli da parte di una stessa persona; legge che dovrebbe, a mio avviso, essere estesa a tutti gli incarichi politici compresi i parlamentari e i consiglieri regionali.
Sono stati anni intensi ed importanti, per me e per la collettività.
Anni di trasformazioni e di cambiamenti significativi nella vita politica e sociale, ma anche nella organizzazione stessa dei comuni italiani, dove si è passati da un sistema in cui gli amministratori davano indirizzi e ne curavano la gestione, ad un sistema in cui l’attività di indirizzo e quella di gestione sono state opportunamente suddivise tra amministratori e funzionari, che hanno assunto la responsabilità dei servizi comunali.
Si è trattato di un cambiamento epocale, che ha avuto bisogno di un tempo adeguato di rodaggio che si è accompagnato, da noi, ad un pressochè totale rinnovamento della struttura, specialmente nei ruoli dei responsabili (gli attuali sono dott. Andrea Bertoncini, Arch. Adriano Picardi, Ing. Massimiliano Puccini, Dott.sa Alessia Masini, Sig.ra Simonetta Menchini, Dott. Lino Paoli).
Particolare attenzione è stata posta anche alla modernizzazione delle procedure e dei sistemi informatici, con un grosso progetto, costato circa un miliardo di lire, che renderà più celere la gestione di tutti i servizi comunali (tasse, tariffe, urbanistica, toponomastica, ecc.) e più trasparente il rapporto con i cittadini. A questo progetto ha lavorato, insieme all’assessore alle finanze Papera, soprattutto l’assessore dott. Giovanni Landucci che ha nel settore dell’informatica una particolare e specifica competenza e che ringrazio per l’impegno profuso.
UN SERENO RAPPORTO CON LA GENTE
Anni intensi ed importanti sono stati soprattutto nei rapporti con la gente del Comune e con le tante realtà associative presenti nel nostro territorio, che si sono sentite libere, molto più che nel passato, di fare e organizzare, trovando sempre il massimo incoraggiamento e quasi sempre sostegni economici e supporti organizzativi.
Molti hanno potuto verificare le differenze con un passato di condizionamento e anche di scontro, che ormai sembra tanto lontano nel tempo.
TANTE OCCASIONE DI COLLABORAZIONE
Sono nate così tante iniziative importanti di cui cittadini, associazioni e comitati sono stati gli ideatori, gli artefici e i gestori.
Iniziative che hanno visto il recupero di immobili comunali come le ex scuole di Cune, Domazzano e Tempagnano, del Teatro di San Romano, della ex scuola di Piano della Rocca, o anche di immobili non comunali come il Teatro di Cune.
Abbiamo visto sinergie significative tra privato e pubblico far nascere strutture di grande respiro come il Centro Sportivo San Michele Arcangelo di Corsagna realizzato dalla Misericordia, che verrà inaugurato il 6 giugno 2004, che ha portato in quella frazione un investimento di oltre due miliardi di lire; o lavori gradevoli come l’area verde che il Comitato di Cerreto ha realizzato alla “rotonda”.
Abbiamo visto svilupparsi ulteriormente nelle loro attività assistenziali e di soccorso le grandi realtà di volontariato che caratterizzano Borgo a Mozzano; abbiamo visto la nascita di feste che caratterizzano il nostro territorio come punto di grande aggregazione; feste e iniziative che si sono sommate a quelle già esitenti (come l’Azalea o il Baccalà di Anchiano); mi riferisco al Festival della Birra, ad Halloween, al Festival di Mediavalle Canta che ha portato gruppi e musica in tante frazioni del Comune, fino alla neonata Festa dell’olio di Valdottavo o alla ricostruzione storica nel castello di Anchiano del 30 maggio scorso.
Abbiamo dato vita alla Scuola Civica di Musica nel ricordo di un grande amico scomparso, Marco Salotti, inserendola tra le associazioni con cui l’Amministrazione ha un rapporto privilegiato; abbiamo sempre intrattenuto rapporti di piena collaborazione e offerto sostegno alla Corale Santa Cecilia di Decimo di cui ricordiamo i generosi Maestri Alessandro e Giuseppe Sandretti, entrambi amici, ed entrambi scomparsi dirigendo la loro creatura musicale.
Bellissimo il rapporto con le due bande musicali di Corsagna e Valdottavo con cui abbiamo fatto un lungo percorso di iniziative, feste e cerimonie e a cui siamo stati vicini anche con contributi significativi, che hanno permesso alla prima un interessante viaggio in Norvegia per visitare la città gemella di Alesund, alla seconda l’acquisto di un autobus che serviva al lancio del Gruppo Folcloristico “la ricciolina”.
OPERE PUBBLICHE E INFRASTRUTTURE
Abbiamo dato corso ad opere pubbliche di grande respiro:
come la costruzione della nuova ala delle scuole medie destinata all’ ITI Ferrari, prima scuola superiore di Borgo a Mozzano, a cui è seguito un ulteriore ampliamento della scuola media; la sistemazione di tutta la zona esterna della scuola elementare di Corsagna e l’adeguata manutenzione di tutto il fabbricato e l’inizio dei lavori di quello che sarà il nuovo polo scolastico (elementari e medie) in via San Francesco nel Capoluogo, che è tutt’ora in corso. La ristrutturazione della scuola elementare di Valdottavo, con un adeguato ampliamento, come il numero dei bambini richiedeva e la costruzione della scala antincendio. Un intervento significativo è stato fatto anche sulla scuola materna di Valdottavo con la sostituzione totale del tetto in “eternit”. Su tutte le scuole poi sono proseguiti interventi per rispondere alle nuove esigenze di sicurezza, frutto di nuove normative, che hanno comportato la sostituzione di vetri, di infissi non sicuri, la creazione di uscite di sicurezza, ecc.
L’attenzione alle scuole del territorio è stata insomma sempre molto attenta e di questo ringrazio in particolare gli assessori alla pubblica istruzione che si sono succeduti, Flora Ungaretti prima e Francesco Poggi in questi ultimi anni.
Uno dei meriti che possiamo vantare è anche quello di non avere chiuso durante il nostro mandato nessuna scuola, a differenza di un trend molto praticato dalle amministrazioni precedenti; e di aver sempre difeso le scuole di paese come un patrimonio da salvaguardare (cito a questo proposito due casi: la materna di Gioviano e il tempo pieno a Diecimo, su cui Francesco Poggi anche di recente ha confermato il suo pieno impegno).
Un altro fiore all’occhiello della mia Amministrazione è stato l’ acquisto del Teatro Colombo di Valdottavo (circa cinquecentomilioni di vecchie lire), osteggiato da chi non voleva dare questa soddisfazione a Valdottavo; e di averne promosso il restauro completo che è in corso di ultimazione, e del quale abbiamo finanziato tutto, compreso una parte degli arredi ( per unmiliardo e settecentocinquantamilioni di lire circa). Sapevamo che questa era una priorità per la Valle di Ottavo e abbiamo voluto assecondarla.
Altro punto di forza nella politica culturale e sociale dell’Amministrazione è stato il recupero integrale del grande complesso che ospita il Circolo Unione al Borgo e la riapertura, finalmente, della “sala delle feste”, che le giunte precedenti erano state solo capaci di chiudere per inagibilità. Con prospettive nuove di utilizzo per questo prestigioso immobile legate all’economia, all’azalea e alla formazione professionale; pur salvaguardando in assoluto la storica presenza del Circolo L’Unione e il luogo riconosciuto di aggregazione giovanile.
In occasione della festa della repubblica del 2 giugno 2004 abbiamo finalmente inaugurato, alla presenza di tantissimi concittadini di tutto il territorio comunale, i nuovi locali dell’ex Convento delle Oblate di Santa Francesca Romana, dove ha sede il Circolo Unione, con la sua grande e spaziosa “sala delle feste” di cui abbiamo già parlato. Un restauro molto bello, nuovi spazi per la vita sociale della comunità che ne aveva bisogno; un pizzico di soddisfazione per il risultato raggiunto.
Il cruccio è quello di non essere riuscito ad inaugurare in Valdottavo il grande magnifico Teatro Colombo. L’inaugurazione ci sarà tra pochi mesi, sicuramente entro la fine dell’anno.
A me resta la soddisfazione di aver rispettato la promessa fatta a quella vallata: che avrei acquistato il teatro e lo avrei restituito alla gente generosa di quella zona come “teatro comunale”.
E poi le tante infrastrutture che hanno affrontato le carenze dei nostri paesi come i parcheggi di Corsagna (tutta la zona delle scuole e a Verace), di Valdottavo (al cimitero), di Tempagnano (alla chiesa e piazza degli angeli), di Partigliano (ca di giusto e vitoio), di Rocca, di Collemancore, del Frantoio, della zona industriale della Socciglia, di San Romano, di Domazzano (colletto), di Cerreto o la costruzione di Via Contessa Matilde a Diecimo. Il parcheggio di San Rocco a Gioviano e la sistemazione dei due parcheggi al Molinaccio. E’ tutto pronto per la realizzazione anche del grande parcheggio dietro piazza Pascoli nel Capoluogo, che potrà contribuire a migliorare la sosta in quella zona di paese, con indiscutibili vantaggi anche per il commercio. I lavori dovrannoe essere eseguiti dalla ditta costruttrice del nuovo centro commerciale dell’area ex Plinc.
Gli impianti di metano a Cerreto, Chifenti e il completamento della rete a Diecimo; gli impianti centralizzati di gas GPL a Partigliano, Tempagnano, Domazzano, Cune, Oneta, San Romano.
La ristrutturazione ed il restauro di tutte le cappelle dei cimiteri comunali, la costruzione del nuovo cimitero a Piano della Rocca e il faticoso recupero, dopo la tragica alluvione, del cimitero di Domazzano, con un investimento di circa quattrocentomila euro.
Sappimo che ci sono due emergenze per quanto riguarda i cimiteri: Valdottavo e Chifenti. L’Amminstrazione si è già mossa su questo fronte ed ha già approntato la progettazione e il fnanziamento del secondo, mentre è in corso quella, più impegnativa di Valdottavo, che dovrà essere posta tra i primi impegni della prossima amministrazione.
Il potenziamento forte della pubblica illuminazione in tutte le frazioni del Comune (con centinaia e centinaia di nuovi punti) e la dotazione di pubblica illuminazione in tante località dove non c’era (Butia, Castello, vari nuclei abitati di Valdottavo, tratto San Donato-Domazzano) o l’ interramento di tutta la pubblica illuminazione lungo tutto l’abitato di Valdottavo.
Anche le chiese e i campanili di tutto il territorio, che ancora non erano illuminati, sono stati dotati di impianti, compreso l’antica chiesa di Serra (Corsagna) che lassù, nei boschi, è una luce per tutta la vallata.
Anche l’asfaltatura e sistemazione di strade comunali e vicinali è stato un obiettivo di questa Amministrazione e tra queste ricordiamo la Tempagnano-San Graziano, Partigliano-Guzzanello, via del Pozzo e viale Norvegia ad Anchiano, Colle a Lama, Colletto e Fabbriche a Corsagna, Piazza Ponte d’oro a Chifenti, per il cimitero di Gioviano, per il cimitero di Rocca e di San Romano, la strada dell’area industriale della Baccanella, ecc.
In tema di viabilità abbiamo iniziato il primo tratto di via Contessa Matilde a Decimo, come alternativa alla stretta via del paese e, dopo le polemiche strumentali contro il miglioramento del tratto di via San Francesco, nel Capoluogo, abbiamo dato corso ad una progettazione di viabilità alternativa del Capoluogo che sarà un progetto completo e valido che impegnerà le future amministrazioni.
In questi ultimi mesi abbiamo varato un’altra significativa serie di lavori pubblici che non sono fuochi di artificio elettorali. Erano cose a cui tenevo, che facevano parte del mio programma e che, pertanto volevo far partire prima di lasciare l’incarico. Si tratta dell’accesso del Capoluogo (zona Madonna dei Ferri), del marciapiedi di Piazza Garibaldi e di Via della Repubblica, della Piazza della Torre a Decimo, della Piazza Vittorio Veneto a Valdottavo, del ripristino delle opere in cemento armato alla scuola di Corsagna (che insieme all’ampliamento della palestra del Capoluogo, alle tribune del campo di Valdottavo ed alla recinzione del campo sportivo del Capoluogo fanno parte di un insieme significativo di opere pubbliche finanziate a novembre del 2003).
Completare questo programma, far partire tutti questi lavori e coordinare il lavoro degli uffici è stato un onere davvero pesante per il quale sento il dovere di ringraziare per l’impegno l’ottimo assessore ai lavori pubblici Paolo Pellegrini, anche per il buon rapporto di collaborazione che ha stabilito con tutte le frazioni del Comune.
Abbiamo lavorato sodo fino in fondo, anche per poter costruire al Borgo una moderna caserma dei carabinieri che potrà essere una delle più funzionali della Valle del Serchio; appena il 29 maggio scorso il Consiglio Comunale ha approvato l’acquisto del terreno e del progetto già esecutivo, che la prossima Amministrazione mi auguro voglia realizzare in tempi rapidi.
Tutti i lavori indicati, quando ci siamo insediati nel 1995, erano sogni per le nostre comunità. Strutture indispensabili che mancavano, come mancavano tante opere igieniche che di seguito elencherò.
Mancavano perfino i cartelli di indicazione dei paesi, e ci piacque farli subito, tutti, per le diciotto frazioni del Comune. Anzi, molti di più, perché volemmo indicare anche la Pieve di Cerreto, con l’antica denominazione di “Pieve a Solazzo”, le Particelle e la località Frantoio a Tempagnano.
L' IGIENE DEL TERRITORIO
Mai un periodo di amministrazione aveva avuto un così lungo elenco di opere pubbliche.
Lo abbiamo fatto attivando finanziamenti, ma soprattutto con risorse proprie; e lo abbiamo fatto tenendo la pressione fiscale al di sotto di tanti altri Comuni, anche del nostro comprensorio. Di questo ringrazio davvero tanto per l’impegno profuso gli assessori alle finanze: il compianto Valerio Barsanti, Luana Andreini e soprattutto Piergiovanni Papera che per tutta l’ultima legislatura ha messo la sua competenza specifica al servizio della Comunità.
Basti pensare alle opere nel settore igienico come i depuratori di Cune, Domazzano, Corsagna, Piano della Rocca, Piano di Gioviano, la ristrutturazione di quello di Chifenti, di quello di Diecimo e le continue opere di manutenzione effettuate a quello di Valdottavo e a tutti gli altri esistenti. Un miglioramento sensibile del servizio e del controllo realizzato anche attraverso l’ affidamento della gestione a GEAL, la società dei servizi lucchese con cui si è stabilita una proficua collaborazione, in attesa dell’entrata in funzione dell’ATO (ambito territoriale ottimale), che gestirà il ciclo delle acque in tutti i comuni.
E poi le nuove reti fognarie dove mancavano e che riguardavano nuclei significatici di abitanti. Basti citare le fognature realizzate a Rapaio – Le Luci nel Capoluogo, in vaste zone abitate di Corsagna (Poggio, Pozzo, Fucina e Via Cantone), alla Pianella a Valdottavo, a Chifenti, in diverse zone di Decimo, la zona delle Capanne e della Terrazza a Valdottavo. Taluni lavori, come quello significativo del collegamento fognario di Rapaio – Le Luci è stato possibile grazie al contributo del Ministero dell’Ambiente, che è stato sempre sensibile alle segnalazioni che provenivano dal nostro Comune. Lo stesso Ministro Matteoli, anche di recente, ha disposto un finanziamento di duecentoventimila euro per il ripristino della frana sulla strada Tombeto – Oneta, all’altezza del Piazzale dei Vecchi Macelli.
I DANNI ALLUVIONALI DELL'ANNO 2000
Un impegno forte dell’amministrazione c’è stato anche in occasione della tragica alluvione del novembre 2000 quando tutto il territorio comunale fu investito dalla furia del maltempo ed i danni furono tanti e gravi mettendo davvero a rischio i collegamenti di molte frazioni e la funzionalità di aree strategiche per l’economia dei nostri concittadini. Anche in questa occasione la riposta operativa dell’Amministrazione fu immediata e la gestione delle somme urgenze, disposte fin dalle prime ore, fecero affluire i finanziamenti necessari a far fronte alle necessità con ripristini di viabilità, messe in sicurezza di frane, recupero alla funzionalità dei depuratori fortemente danneggiati dalla furia delle acque del Serchio, fino a successivi finanziamenti che hanno permesso di arginare completamente la strategica area industriale di Diecimo (oltre tre miliardi di vecchie lire di investimento) o di recuperare completamente il distrutto cimitero di Domazzano. Una capacità operativa e di risposta molto più efficiente di quella di esperienze precedenti (alluvione 1994) che lasciò una pesante eredità di costi da sopportare al mio primo mandato iniziato nell’aprile 1995.
Dopo la grande piena del 2000 e l’ennesimo danneggiamento del piazzale del Ponte del Diavolo, abbiamo attivato energie e finanziamenti (trecentotrentamilioni di lire) e siamo riusciti, finalmente, a dotare il nostro principale monumento di un piazzale adeguato alla sosta dei tanti turisti e visitatori che, continuamente in ogni stagione dell’anno, si fermano ad ammirare quel misterioso ponte che è il nostro simbolo ed il simbolo dell’intera Valle del Serchio.
UN BUON RAPPORTO CON LA GENTE
Ma quello di cui vado fiero nell’esperienza di questi anni è l’ottimo rapporto creato con la gente di tutte le frazioni del Comune ed il buon spirito di collaborazione che si è sviluppato con le associazioni e i comitati di tutti i paesi che hanno sempre trovato, in questi nove anni, nel Sindaco e nei suoi assessori e consiglieri ascolto ed attenzione a ciò che veniva proposto e fatto. La gente finalmente non ha avuto più paura del palazzo e del potere politico e ha potuto esprimersi sempre senza difficoltà in tutto ciò che l’intraprendenza della nostra gente sapeva proporre e fare.
I GRANDI VALORI...LA MEMORIA
Una particolare attenzione, anche per rispetto a Valori grandi in cui ho sempre creduto, è stata data al recupero della memoria con un rapporto splendido con le associazioni patriottiche e d’arma che sono i primi custodi dei grandi Valori della Patria e della Nazione che vanno trasferiti alle nuove generazioni.
Tra i primi abbiamo dato lustro alla Festa della Repubblica intesa come Festa degli Italiani con i tradizionale concerto annuale, con l’iniziativa di consegnare il tricolore alle nuove coppie e ai nuovi nati, con il ritorno a Gioviano del nostro eroe del risorgimento e dell’idea repubblicana, il caporale Pietro Barsanti fucilato a Milano nel 1870. Abbiamo recuperato la memoria dei caduti per la Patria, dichiarando Sacrario Comunale il bellissimo monumento di Valdottavo, restaurando i monumenti, dando ricordo dei caduti del secondo conflitto mondiale dove questo mancava, come a Cune e Cerreto, finanziando il restauro del parco della rimembranza di Corsagna, ripristinando la statua in bronzo del soldato sul monumento del Capoluogo, inaugurata in quella meravigliosa giornata del 7 settembre 2003 alla presenza del Presidente del Senato Marcello Pera.
Collegato al recupero della Memoria non si può dimenticare le tante pubblicazioni fatte dall’Amministrazione Comunale in questi nove anni, sia direttamente che in collaborazione con l’Istituto Storico Lucchese, diretto dal Dottor Piergiorgio Pieroni, che ha grandi meriti nella riscoperta della storia locale e nella valorizzazione dei nostri monumenti.
Così come non possiamo tacere l’impegno per il riordino dell’archivio storico, dal 1860 fino ai giorni nostri, offrendo contributi anche ad iniziative lodevoli di riordino archivistico intraprese da parrocchie (vedi Parrocchia di San Iacopo a Borgo a Mozzano).
Un atteggiamento di rispetto e considerazione è stato riservato sempre alle cerimonie e tradizioni religiose dei nostri paesi assicurando sempre l’ omaggio e la presenza rispettosa di chi ha il dovere di rappresentare la comunità civile. Anche questo è stato un senso di attenzione che credo sia stato apprezzato dalla gente e dal clero locale che è sempre stato pienamente collaborativo con l’Amministrazione Comunale.
Una citazione particolare merita il lavoro che un gruppo di volenterosi ha promosso per la riscoperta e valorizzazione delle fortificazioni della Linea Gotica, che erano cadute in oblio ed in abbandono e che invece ora sono oggetto di un progetto significativo, che potrà diventare anche una autentica risorsa per il territorio. Su questo progetto stanno lavorando persone di tante frazioni del Comune perché le fortificazioni partono dalla zona della Valle di Ottavo ed arrivano fino al Capoluogo, toccando anche Anchiano e Cune.
INIZIATIVE NEL CAMPO DELLO SPORT
Lo sport non è stato certo dimenticato, anche se non siamo riusciti a dare assetto definitivo, come avremmo voluto, a quelle grandi aree sportive di cui il territorio ha bisogno e che, sicuramente, devono riguardare i centri più grandi come il Capoluogo, Valdottavo e Diecimo.
La nostra idea era di realizzare una grande area sportiva in località la Macchia (zona campo sportivo del Capoluogo), data anche la sua centralità territoriale e la vicinanza con Diecimo. Nel 1998 avevamo redatto un progetto di grande respiro su quella località, affidato all’Ing. Lazzeri e all’arch. Caturegli, che avrebbe visto sorgere un polo sportivo da costruirsi a moduli, fino alla realizzazione di un vero e proprio palazzetto dello sport, dotato di piscina. A progetto completato, dopo aver identificato un grosso gruppo industriale interessato anche alla realizzazione (Gruppo Puccetti), il progetto è stato bloccato dalle misure di salvaguardia che l’Autorità di Bacino del Serchio ha messo, proprio nel maggio ’98, e che riguardano anche l’area della Macchia, ipotizzata come cassa di espansione del fiume. Questa misura di salvaguardia che non siamo riusciti a rimuovere, aggravata poi dal Piano Territoriale di Coordinamento approvato dalla Provincia di Lucca, ha di fatto bloccato ogni possibilità edificatoria, sia di nuove strutture che di risistemazione delle strutture esistenti (come ad esempio il bar pizzeria costruito abusivamente e non sanabile); e ci ha costretto, addirittura alla demolizione delle vecchie tribune in cemento che, costruite anche queste senza i prescritti pareri, erano, secondo il Genio Civile, di pericolo al deflusso delle acque.
Quello che si è potuto fare a livello di manutenzione ordinaria o straordinaria lo abbiamo fatto: miglioramento degli spogliatoi, nuova tribuna, nuova recinzione (i cui lavori sono in corso) per mettere a norma l’impianto, investendo in questi lavori diverse centinaia di milioni di lire.
Per andare avanti avremmo dovuto identificare per il Capoluogo una nuova area sportiva, ma….forse non abbiamo avuto sufficiente coraggio.
Interventi nel settore sportivo sono stati fatti anche con la manutenzione del campo sportivo di Decimo e con gli interventi su quello di Valdottavo, con la costruzione della nuova infermeria, la ristrutturazione degli spogliatoi, la sistemazione, grazie ad una azienda della zona, delle scarpate e, ora, in finale di amministrazione, con il finanziamento della nuova tribuna, per la quale abbiamo stanziato ottantaseimila euro. Anche il campo sportivo di Gioviano, costruito nell’alveo del fiume Serchio, ha visto interventi in più occasioni dell’Amministrazione, in collaborazione con le squadre amatoriali che gestiscono il campo e che hanno trovato sempre ascolto ed aiuti significativi, pur nei limiti di una struttura in cui, come per il Capoluogo, non si possono fare interventi e che spesso viene investita dalla furia devastatrice delle acque.
La palestra del Capoluogo ha visto negli anni interventi di manutenzione ed ora, in finale di amministrazione, abbiamo finanziato la costruzione di un nuovo modulo (che si aggiunge ai due che compongono l’attuale struttura) che sarà destinato a tribune e a spogliatoi. Un intervento certamente atteso dagli atleti che usano questa struttura che fu costruita da amministrazioni precedenti più simile ad un magazzino che ad una struttura sportiva.
Anche questo prossimo intervento, già appaltato, ha visto un finanziamento di trecendodiecimila euro.
E non si possono dimenticare nemmeno le aree verdi come quella alla chiesa di Diecimo, a Piano della Rocca, a Partigliano, oltre alla costante manutenzione di tutti gli altri spazi verdi esistenti nel Capoluogo e nelle frazioni.
Un discorso a parte merita l’impegno di portare a soluzione l’annosa questione del parco giochi di Chifenti, costruito negli anni ’80 dal paese, inaugurato alla presenza del sindaco di allora e del vescovo ma costruito senza alcun permesso, in zona a vincolo cimiteriale, assolutamente in edificabile. Abbiamo deciso di sistemare la difficilissima questione; lo abbiamo acquistato dalla curia e da privati, perché era stato costruito su proprietà di altri; poi finalmente abbiamo trovato la strada per sanare gli abusi edilizi ed ora, di recente, si sono finanziati i primi lavori di sistemazione.
Strano che nessuno lo avesse mai fatto nelle diverse amministrazioni che mi hanno preceduto. Anche in questa difficile questione mi è stato di aiuto e di stimolo l’amico consigliere Riccardo Guarascio che ringrazio per l’impegno.
CONCLUSIONI
Ma quante altre opere, quante altre inziative potremmo continuare a citare.
Potremmo aver investito diversamente anche i tre miliardi di lire con cui abbiamo pagato gli espropri per le opere pubbliche delle amministrazioni precedenti. Ma anche questo era un impegno preso con i nostri cittadini e lo abbiamo voluto rispettare.
Tra le tante iniziative, ci piace ricordare il gemellaggio stupendo con la cittadina di Treviolo, cementato dalla grande amicizia dei nostri Gruppi alpini, il Gemellaggio recente con la cittadina spagnola di Martorell che possiede anch’essa uno stupendo Ponte del Diavolo, il mantenimento di rapporti stretti e cordiali con la città norvegese di Alesund. Le visite, gli incontri, i convegni, la presenza costante dell’ Amministrazione, con ruolo attivo, nella vita istituzionale e politica della Valle del Serchio e della Provincia. L’aver dichiarato Borgo a Mozzano “paese dell’azalea” impegnando l’Amministrazione e i floricoltori a fare di quel fiore un simbolo permanente dell’economia comunale, con la creazione di giardini di eccellenza, come quelli già avviati all’interno del Circolo Unione e dietro il palazzo comunale.
I grandi concerti della Repubblica, le celebrazioni patriottiche, le feste con le associazioni d’arma, il concerto nella centrale Enel di Piano Rocca, certamente rimarranno nel ricordo della gente come uno stile, che non era conosciuto, dell’Amministrazione che ho presieduto.
Potremmo continuare a citare lavori, fino a quelli di ristrutturazione e abbellimento del Palazzo Comunale che sono in corso e che vedranno anche la realizzazione di un ascensore che abbatterà finalmente le barriere architettoniche, che per una struttura pubblica sono inaccettabili.
Quante cose abbiamo fatto insieme.
Dopo 25 anni un nuovo Piano Regolatore è stato redatto, anche se ci sono state imperfezioni e insufficienze, derivate soprattutto da una difficile lettura di nuove leggi e nuovi regolamenti che, tra i primi, abbiamo applicato. Piano strutturale e regolamento urbanistico sono comunque una realtà che già sta dando frutti sul territorio. Basti pensare al nuovo centro commerciale che sta nascendo nell’area ex Plinc, la nuova palestra privata, le strutture commerciali che stanno nascendo nella zona di Diecimo, la nuova area produttiva sotto le Particelle che ha visto, per la prima volta, una seria urbanizzazione prima dei fabbricati, le nuove costruzioni che stanno nascendo in tutto il territorio.
Di certo la nuova Amministrazione dovrà mettere mano ad una revisione del piano stesso, per superare le imperfezioni formali e proporre gli aggiustamenti necessari. Ma lo strumento è valido e fatto per uno sviluppo armonico del territorio.
Il problema vero è che sul nostro territorio sono piovute delle misure di salvaguardia da parte della Autorità di Bacino e della Provincia di Lucca con cui dobbiamo fare i conti. Misure cautelative che sono la conseguenza di interventi del passato nelle golene del fiume o nelle zone alluvionabili.
Oggi noi paghiamo i conti del passato.
Ma l’avvenuta arginatura di tutta la grande area industriale di Decimo ha già permesso di sbloccare questa zona che, con il piano regolatore nuovo, ha acquisito ulteriori possibilità edificatorie; anche i lavori di nuova canalizzazione dei torrenti Socciglia e Fulignana, che abbiamo intrapresi e che sono ormai quasi completati, dovrebbe accelerare l’iter per completare l’area industriale di quella località. Un geologo incaricato dal Comune, il dottor Sani, ha già prediposto le valutazioni economiche per sbloccare le aree in cui, in questo momento, per il piano della Provincia non si può edificare (lungo tutto il fiume, compreso le circonvallazioni di Decimo e Capoluogo, lungo la Celebra e lungo la Pedogna).
Anche per la frana di Cune, problema conosciuto da molti decenni, che aveva determinato l’inedificabilità di molte zone di quel paese, siamo intervenuti di recente finanziando con oltre cento milioni di lire la messa in sicurezza di questa antica frana, che i miei predecessori, guarda caso, hanno fatto sempre finta di non vedere.
Ho voluto fare un parziale resoconto di un impegno che è stato costante e rilevante in questi nove anni di mandato; per non dimenticare una esperienza faticosa ma bella.
Un’occasione per ringraziare coloro che hanno collaborato con me da amministratori e i dipendenti del Comune che sono stati disponibili e collaborativi, impegnati ad affrontare anch’essi i cambiamenti profondi della struttura comunale.
Mi auguro che il grande lavoro, l’impegno profuso, il nuovo modo di rapportarsi con i cittadini possa continuare. Sarei davvero felice se Francesco Poggi e la sua squadra potessero completare un grande lavoro avviato. Vorrei soprattutto che questi nove anni di piena libertà e di tranquilla manifestazione del pensiero avessero fatto dimenticare situazioni del passato che, nel 1995 e nel 1999, mi fecero avere così larghi consensi dai miei concittadini.
Vorrei anche che a tutti fosse chiaro che nelle elezioni di ogni tipo, ma tanto più nelle elezioni comunali, contano gli impegni e i programmi, contano le persone di cui conosciamo il passato e il presente; non devono contare le pressioni, le intimidazioni, i condizionamenti economici.
Io sono sicuro che in questi nove anni lo stile dell’Amminstrazione è stato improntato a piena correttezza.
Ma l’occasione di questo resoconto parziale di tante attività svolte e di tante opere realizzate, è soprattutto opportuna per ringraziare i cittadini di aver fatto con me una bellissima esperienza, che il Sindaco Brunini non dimenticherà mai.