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2006: quando fui sospeso da Alleanza Nazionale (di Fini)

Gabriele Brunini: un uomo  libero
 
Sono entrato nella Giovane Italia nel 1967, sono diventato consigliere del MSI-DN nel 1975, confermato nel 1980, 1985,1990. Nel 1995 sono stato eletto Sindaco (il primo sindaco di AN in Toscana). Nel 1999 sono stato confermato con il 62% dei voti e, al termine dei due mandati previsti dalla legge, Borgo a Mozzano ha avuto ancora un sindaco di AN, l’amico di sempre e assessore delle mie amministrazioni, Francesco Poggi.
Ho fatto politica quando era difficile, quando eravamo discriminati ed emarginati, negli anni di piombo, quando gli altri stavano, comodi, nei partiti di governo e di potere.
Poi quando si presentano delle opportunità, come nel 2001 al collegio 25 della camera o oggi per la presidenza della provincia, mi si dice che sono poco conosciuto e che ci sono candidati migliori che provengono…. dalla società civile. Forse quei candidati, negli anni di piombo e delle discriminazioni, stavano comodi nei partiti di governo e di potere.
Niente da obiettare; ma almeno si consenta agli uomini liberi, che non hanno voglia di continuare a perdere, per le decisioni sbagliate di chi comanda i partiti, di decidere con la propria testa.
Per questo, dopo “aver creduto, obbedito ed anche combattuto” per 39 anni per un’Idea e per un Partito, ho deciso, questa volta, di uscire da un coro che stona e che perde, schierandomi con i LIBERI E RESPONSABILI di Pietro Fazzi.
Del resto nel mio partito qualcuno ha ritenuto che io sono poco conosciuto, che non appartengo alla società civile, che sono amico di Fazzi e che i vertici romani della CdL non mi vogliono. Niente da obiettare ! I vertici dei partiti comandano e gli elettori ubbidiscono !
Il giorno 24 maggio, però è successo un fatto incredibile: senza autorizzazione, sapendo che non sono impegnato a favore di Lisandro Gambogi (con il quale non ho nulla di personale), che mi sono espresso a favore di Pietro Fazzi come Presidente della Provincia, AN stampa manifesti, volantini e annuncia con gli altoparlanti che io sostengo Lisandro Gambogi. Si usa strumentalmente il mio nome (poco conosciuto !) per carpire la buona fede degli elettori.
Nella mattinata del 24 maggio chiedo al Presidente Ravenni di far cessare questa azione assurda e irriguardosa nei miei confronti e lui mi promette di intervenire. Ma invece per tutto il giorno i microfoni tuonano il mio nome, si attaccano manifesti, si danno volantini e mi si iscrive d’ufficio tra i sostenitori di una Casa della Libertà che ha scelto, ancora una volta, di essere perdente.
Quanto accaduto  è davvero assurdo. Dopo 39 anni di lotta politica, sempre credendo in una destra pulita, democratica, sociale e popolare, quanto accaduto mi conforta nella scelta che ho fatto a favore di Pietro Fazzi Candidato alla Presidenza della Provincia.
Non so quale giustificazione daranno i responsabili del partito e i tanti amici di antica data (a partire da Altero Matteoli e Riccardo Migliori) dell’azione irriguardosa e strumentale che si è compiuta nei miei confronti.
La Casa della Libertà per me è un’altra cosa. Quella che ieri ha mistificato volutamente la realtà, non può altro che continuare a farci perdere, sia a livello nazionale che locale, come purtroppo da troppo tempo avviene.
Borgo a Mozzano, 25 maggio 2006  







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