ELIO TOMEI, UN ARTISTA BORGHIGIANO CHE SI E' PROIETTATO NEL MONDO, SENZA MAI DIMENTICARE LA SUA TERRA. Un ricordo nel centenario della nascita...
Il tempo passa davvero in fretta e non sempre ce ne accorgiamo. E con il trascorrere del tempo si rischia di dimenticare tante persone splendide che abbiamo incontrato nella nostra vita, con cui abbiamo camminato insieme, di cui abbiamo apprezzato capacità e talenti.
Perfino delle persone care, talvolta, il ricordo si sbiadisce.
Allora dobbiamo sforzarci di focalizzare i ricordi e lasciare tracce precise di persone e fatti che possano essere utili alle comunità, anche nel proseguo del tempo, rappresentandone la storia.
A cento anni dalla nascita, una di queste persone importanti che voglio ricordare, così come ho fatto con Dora Motroni (la carmelitana scalza Suor Ancilla Maria della Croce), è il "borghigiano" Elio Tomei, pittore e grafico, che ha avuto rilievo nel panorama nazionale ed internazionale per diversi decenni, di cui è giusto tramandare la fama, illustrandone le qualità ed i lavori.
Lo faccio volentieri avendolo conosciuto ed apprezzato, nella sua signorile riservatezza, quando, da Roma, dove si era trasferito per le scelte della vita, tornava nella sua bella casa del Borgo, sul colle dei "frati", per trascorrere momenti di riposo e di vacanza con la sorella Margherita, insieme alla moglie Gigliola ed ai figli Cafiero, Susanna e Francesco.
Elio Tomei era nato a Borgo a Mozzano il 26 luglio 1915. Consapevole delle sue capacità artistiche, aveva frequentato l'Accademia delle Belle Arti di Lucca, diplomandosi presso quella importante scuola. Per compiere il servizio militare scelse l' Arma Aeronautica, frequentando la Scuola di Volo per allievi ufficiali piloti, a partire dal 1936, conseguendo, nell'anno 1938, il "brevetto" di pilota militare. Prestò poi servizio in alcuni importanti basi, come Aviano, Olbia e Villacidro. Nelle basi della Sardegna Elio Tomei si trovò anche nel corso del secondo conflitto mondiale, prestando servizio con lo stormo ricognitori. Fu proprio in Sardegna che conobbe la moglie Gigliola, romana, che si trovava nell'isola con la famiglia perchè il padre era ingegnere in una ditta di costruzioni. Lo stesso perse la vita durante un bombardamento a Cagliari. Il servizio militare di Elio durò ben otto anni e, al termine della guerra il Tomei riprese il suo lavoro artistico, dando seguito ai suoi studi di gioventù. La nostalgia per l'areonautica lo consigliò tuttavia a rientrare nei ranghi dell'Arma, in qualità di meteorologo, per il cui ruolo aveva conseguito il diploma di specializzazione per "Esperti in fisica dell'atmosfera" del Centro Nazionale per la Meteorologia del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche). Ma i successi significativi sono arrivati dalla sua passione e dalla sua capacità artistica nel campo della grafica. Elio Tomei è morto a Roma il 20 agosto del 1989.
Ricordare le tante attività ed i tanti successi di Elio Tomei non è certo facile; ma la cosa è stata resa più agevole da un bell'articolo scritto dalla figlia Susanna in occasione di una di quelle "fastose" Biennali dell'Azalea di cui si è persa traccia. Eccone il testo....
"Ricordare mio padre - scrive Susanna Tomei - è forse una cosa che "gli dovevamo" un pò tutti. E questa opportunità l'ho accolta con gratitudine ed entusiasmo e, devo dire, con una punta di orgoglio.
Parlare di Elio Tomei vuol dire parlare di un borghigiano che possiamo definire, tout court, il "logo" del Borgo; nel senso che il suo tocco grafico ha stilizzato quasi ogni iniziativa ed attività che si realizzava a Borgo a Mozzano e che lo ha visto sempre pronto ad anteporre al suo lavoro la disponibilità professionale tesa a sostenere ogni idea con la sua Vis artis.
Chi non ricorda i manifesti del Trofeo Strulli, della Comunità Montana, del Festival della Birra, o i loghi del Gruppo Sportivo, del Circolo Unione, della Pro Loco, della Corale Borghigiana, del Comitato Ambiente e Salute, della Biblioteca Comunale, o le varie, ricorrenti, collaborazioni con la Misericordia, per il nascente Centro Accoglienza Anziani; le copertine de Il Ponte del Diavolo e, infine, chi può non ricordare i manifesti per le varie edizioni della "Biennale Azalea", oltre agli annulli postali preparati per quelle occasioni, che l'anno resa più "internazionale" ?
Quindi parlare di Elio Tomei significa ricordare una parte di storia recente del Borgo, raccontata da chi ha sottolienato con il suo tratto grafico anche un pò di storia dell' Italia, contribuiendo a diffondere l'immagine italiana nel mondo.
Già a partire dagli anni '50, nel pieno del momento storico di ripresa post bellica dell' Italia, ricordiamo la prima serie di manifesti per il PRIMO DECENNALE DELLA REPUBBLICA, che vede Elio Tomei ricevere il riconoscimento della Presidenza del Consiglio dei Ministri per quella serie ufficiale di manifesti, oltre al manifesto ufficiale della celebrazione del PRIMO DECENNALE DELLA COSTITUZIONE.
Anche il manifesto della SETTIMANA DEL LIBRO del 1955, sempre per concorso indetto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, esprime la volontà di rinascita culturale del nostro paese.
Altre tappe storiche saranno "raccontate" dal segno del nostro borghigiano con il manifesto ufficiale della NATO come anche con quello della COMUNITA' EUROPEA.
Non dimentichiamo i manifesti per varie edizioni delle CELEBRAZIONI DEL IV NOVEMBRE, GIORNATA DELLE FORZE ARMATE E DEL COMBATTENTE, che li ha visti affissi in tutte le piazze d'Italia.
Anche il "Diploma" conferito agli atleti vincitori della XVII OLIMPIADE di Roma del 1960, che ha fatto il giro del mondo nel vero e proprio senso della parola, rappresenta la nuova capacità di organizzazione dell' Italia a livello mondiale, posta sotto gli occhi di tutti.
Ancora in ambito sportivo, molti avvenimenti a carattere internazionale, che vengono organizzati in Italia, sono siglati da Elio Tomei, come i CAMPIONATI MONDIALI DI SCHERMA, i CAMPIONATI MONDIALI DI CANOTAGGIO, i CAMPIONATI EUROPEI DI BASKET, i CAMPIONATI EUROPEI e MONDIALI DI TIRO AL PIATTELLO per varie edizioni, CAMPIONATI EUROPEI DI VOLLEY e molte altre manifestazioni che sarebbe impossibile elencare nella loro totalità.
Infine, molto importante - continua lo scritto di Susanna Tomei - è stato l'impegno di mio padre nel campo della grafica filatelica, che si è espressa con varie emissioni che hanno scandito molte celebrazioni come il CENTENARIO DELLA FONDAZIONE DEL CORPO DEGLI ALPINI (1972) con 3 valori, il CINQUANTESIMO ANNIVERSARIO DELL'AERONAUITICA (1973) con4 valori, il CINQUANTESIMO ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DELL'ASSOCIAZIONE BERSAGLIERI (1974), o ricordato il valore di alcune istituzioni come l'UNICEF o l' ORDINE FORENSE.
Ma, soprattutto, sono state le emissioni filateliche dell' ONU a vederlo proiettato in una dimensione veramente internazionale, trovandosi alla pari con grafici di livello mondiale. Ricordiamo l'emissione per la WATER CONFERENCE (2 valori) e il LIVE TOGETHER IN PEACE.
Insomma, ricordare Elio Tomei - conclude la figlia - è un pò intrecciare due storie parallele: una proiettata nel mondo, l'altra legata alla propria origine, nell'intento di riaffermare, sempre, la propria identità borghigiana.