MOMENTI DI STORIA BORGHIGIANA: QUANDO A BORGO A MOZZANO C'ERANO LE CERAMICHE E I PRESEPI FONTANINI
La cittadina, cara ai ricchi inglesi assidui frequentatori delle sue famose terme, per molto tempo ha vissuto anche dell’industria delle figurine, che ha dato lavoro e ricchezza ai nostri territori.
Nel 1908, grazie all’esperienza fatta all’estero, Emanuele Fontanini aprì una piccola bottega artigiana a Bagni di Lucca dove, abbandonando la lavorazione del gesso e intraprendendo quella della cartapesta, cominciò a produrre oscillanti ragnetti, ai lati del cui corpo venivano applicate molle e che, appesi ad un filo e mossi, oscillavano.
Dato il notevole successo, utilizzando lo stesso materiale, Emanuele produsse soldatini e visi di bambole.
I figli Mario ed Aldo collaborarono all’espansione del piccolo laboratorio che, nel 1936, era già diventato una vera e propria fabbrichetta di figurine. Ben presto i Fontanini arrivarono ad esportare negli Stati Uniti sia i presepi, specialità di Mario, che le figurine di cartapesta.
Alla fine degli anni '40 i Fontanini acquistarono, a Borgo a Mozzano, il palazzo Tossizza, in località Venezia dove, fino al 1947, aveva trovato sede il Monastero di S. Teresa delle Carmelitane Scalze (che oggi si trova a Lucca, in località Monte San Quirico e porta il nome di "Monastero Regina Carmeli").
In quel palazzo fu costruito un secondo stabilimento che, come quello di Bagni di Lucca, produceva articoli in ceramica e presepi in cartapesta.
A Borgo a Mozzano la fabbrica Fontanini, che occupava soprattutto donne, portò tanto benessere, anche perchè, oltre ai numerosi posti di lavoro nella fabbrica, offriva tantissimo lavoro a domicilio per pitturare le figure del presepio con cui, anche le casalinghe, riuscivano ad integrare il bilancio familiare.
Oggi che si parla tanto delle difficoltà dell'occupazione femminile, possiamo dire, senza tema di smentita, che, dagli anni '50 agli anni '90 del XX secolo, a Borgo a Mozzano, il problema era praticamente risolto dalla presenza degli stabilimenti Fontanini e da quelli delle confezioni Palagi (Manifattura del Ponte e Plinc).
Oggi il palazzo Tossizza, in località Venezia, è un condominio di circa 15 appartamenti.
Negli anni ’60 Mario Fontanini fu a capo della prima grande rivoluzione tecnologica dell’azienda: l’avvento della plastica e la produzione per iniezioni negli stampi.
Superata l’iniziale diffidenza del mercato, nel 1963 Ugo, Piero e Mariano, figli di Mario, aprirono la Fonplast di Chifenti, azienda di articoli per bomboniere, articoli religiosi ed articoli sacri, sviluppando l’attività commerciale della ditta Fontanini. Con l’incremento dell’export verso gli Usa, Ugo, Piero e Mariano pilotarono la produzione verso la seconda rivoluzione delle Imprese Fontanini: un presepe con figure alte ben 125 centimetri.
Nello stabilimento di Borgo a Mozzano lavoravano, come bozzettisti e scultori, due persone che ho conosciuto bene: il pittore e scultore Quintilio Cerù di Oneta e il pittore Ulderigo Galli di S. Pietro a Vico.
Ringrazio Mariella Barsanti e Assuntina Paoli di Borgo a Mozzano per le belle foto "storiche" che mi hanno fornito.
Gabriele Brunini - Testo scritto ed inserito il 2 febbraio 2018