"SPRAZZI DI LUCE", NOTIZIARIO DELLA PARROCCHIA DI SAN ROCCO DI BORGO A MOZZANO: IL 1927
Nel numero di gennaio il bollettino raccomanda agli abbonati e lettori di concorrere alla migliore riuscita del PRESTITO NAZIONALE, sostenendo che "i fini che il Governo si è proposto di raggiungere col nuovo prestito, sono di così chiara ed evidente utilità, che nessuno può e deve esitare a compiere il proprio dovere, che dopo tutto rappresenta anche un buon interesse economico".
C' è poi pubblicato un resoconto dei lavori alla chiesa.
Nel numero di febbaio 1927 si elencano le feste e pratiche cristiane del mese come: la "candelora" (purificazione della B.V. Maria) il 2 febbraio e S. Biagio il 3 febbraio.
Sempre nel numero di febbraio si da notizia che, finalmente, la chiesa di S. Rocco è corredata dell'impianto elettrico, tanto atteso. Il sig. Virgilio Ciardelli si è incaricato di raccogliere offerte per lo scopo e il sig. Enrico Bianchi, elettricista, ha prestato la mano d'opera disinteressatamente.
Nel numero di Marzo 1927 si ribadiscono le "OSSERVANZE QUARESIMALI".
L'astinenza dalle carni riguarda tutti da 7 anni in su. Il digiuno riguarda coloro che hanno compiuto 21 anni e non hanno incominciato i 60. La prescrizione non obbliga i malati, i convalescenti, i deboli di stomaco, i poveri che non hanno di che fare un pasto sufficiente per l'intera giornata, le donne incinte e le nutrici, quelli che lavorano la campagna o esercitano un mestiere per es. di fabbro ferraio, di falegname, muratore, scarpellino, ecc.
Si da conto anche della festa dell'apparizione della Madonna a Lourdes, che si è celebrata nella chiesa di S. Rocco l'11 febbraio 1927.
Nel numero di aprile si da notizia del cambiamento di Commissario al Comune di Borgo a Mozzano. Il Commissario Romeo Angelilli, dopo venti mesi di presenza, è stato trasferito a Forte dei Marmi, quale Podestà di quel Comune. Al Borgo è arrivato il Cav. Adinolfi.
Il bollettino da anche notizia dei "TEATRINI DI CARNEVALE" organizzati sia dall'istituto di S. Dorotea che dal Circolo Cattolico "A. Manzoni".
Nel numero di maggio si parla dell'ottima riuscita delle funzioni del Giovedì Santo, quando le Confraternite molto numerose visitarono le chiese per adorare Gesù e prostrarsi innanzi alla SS.ma Eucarestia.
Il bollettino da poi una "breve rassegna dei Sepolcri":
a S. Rocco riuscì molto bello e ammirato. "Fiori bellissimi, azalee fragranti, molte vecce e molti ceri ardenti; al centro una grossa stella fiorita, illuminata a lampadine elettriche; ai lati le 14 bellissime statue di angeli.
Vengono anche giudicati i sepolcri di S.Iacopo, della chiesa dei Francescani, di Cerreto, della chiesina delle Suore Dorotee e delle Monache Teresiane. Il Venerdì Santo alla funzione della Desolata c'era poca gente, forse per la processione di Gesù Morto a Pescaglia e Valdottavo. Alla funzione del Sabato Santo "le persone intervenute si potevano contare sulle dita". Segno che in generale il popolo non capisce il significato delle cerimonie stesse (questo è il commento del Parroco).
Con il numero di giugno 1927 il Rettore don Farnocchia annuncia i festeggiamenti per il VI centenario della morte di San Rocco, il titolare della Parrocchia, per il quale c'è sempre stata tanta devozione in molte parti d'Italia ed anche nella nostra zona. Come sottolinea don Farnocchia è "il protettore contro la peste, il colera e le epidemie di ogni sorta. La nostra Parrocchia nel 1855 fu preservata, per intercessione di lui, dal colera morbus, mentre lo stesso flagello fece grande strage nelle parrocchie limitrofe".
Il bollettino di giugno scrive poi di un "convegno magistrale e mostra didattica" che si è tenuta a Borgo il 15 maggio, a cui parteciparono i Maestri della Media Valle del Serchio e molti altri. Il convegno si svolse nella vasta sala del Club sportivo IL SERCHIO.
Nel numero del bollettino di luglio 1927 viene dato conto del Comitato Esecutivo per le Feste Centenarie di San Rocco, costituito presso la Parrocchia di San Rocco di Borgo a Mozzano. Lo compongono, tra gli altri, il Podestà Carmine Adinolfi, Carnicelli Delfo, Motroni Giovanni di Agostino, lo stesso Rettore don Agostino Farnocchia, il Pretore, il Rag. Francesco Lotti Ispettore di Zona del P.N.F., il M° Vincenzo Barsi Direttore della Banca d'America e d'Italia di Borgo a Mozzano, il Direttore Didattico Alfredo Pardini, Giuseppe Bacci Direttore della Banca Agricola Italiana, Enrico Fazzi Direttore della Banca Agricola di Risparmio, Dottor Leonardo Salvi, Aldo D'Olivo, Umberto Barsi, D'Olivo Elidamo, Paoli Giacinto, Orlandini Orlando, Angelo Beltrame, Enrico Bianchi, Ettore Tomei, Cherubino Motroni.
Nello stesso numero si continua la storia del grande Santo San Rocco.
Nel numero di agosto 1927 del bollettino SPRAZZI DI LUCE si parla ancora del centenario, che sarà festeggiato nel mese corrente e si continua l'elencazione delle offerte pervenute per il "parato in quarto", acui da tempo sono dedicate le energie finanziarie della Parrocchia.
Nel numero di settembre di SPRAZZI DI LUCE c'è il resoconto delle feste centenarie in onore di San Rocco che si sono svolte nel mese di agosto a Borgo a Mozzano. Il Rettore don Farnocchia scrive "grandioso veramente e solenne lo spettacolo di fede dato dal popolo durante le splendide feste per la ricorrenza del VI centenario della morte di S. Rocco". I festeggiamenti iniziarono ill 13 agosto con la predicazione del Canonico Prof. Ugo Sarnesi di Pistoia. La mattina del 14 agosto lo stesso insigne oratore tenne la Messa della prima comunione e il 16 agosto quella della comunione generale. Durante la festa, scrive don Farnocchia si fecero circa 700 comunioni.Sobria e intonata al disegno della chiesa la paratura e ricco il padiglione che adornava l'affresco di San Rocco, realizzato dal pittore Ademollo, sullo sfondo dell'altare maggiore. Mirabili i canti della Schola Cantorum diretta dal M° Vincenzo Barsi, accompagnata all'organo dal M° Aldo D'Olivo. Imponente la processione del 16 agosto 1927, dopo i vespri, che percorse l'intero paese. Dopo il gonfalone di San Rocco venivano un gruppo di fascisti, di combattenti e di mutilati con i loro gagliardetti; poi la croce parrocchiale seguita dalla Conregazione di San Luigi e dalla Alma Compagnia di San Rocco, poi la Compagnia di S. iacopo, il clero regolare e secolare, il Parroco con la reliquia, il Podestà con la bandiera del Comune, il Rag. Lotti Francesco Ispettore di zona del Partito Fascista, l'Istituto S. Dorotea, Il Circolo Manzoni, la banda cittadina. Al rientro in chiesa fu eseguito il "gran mottetto" del Maestro Luporini, data la solenne benedizione e il bacio della reliquia.
Nel numero di settembre il bollettino parrocchiale di San Rocco fa il resoconto delle spese per il VI centenario della morte di San Rocco: le entrate sono state £ 4941,40, mentre le spese ammontano a £ 4182,60. Si da anche notizia di un nuovo pannetto per la balaustra regalato dalla Signora Orsola Nicolai, brillantato da una delle migliori fabbriche di Firenze e ricamato da Francesca Brunini, sotto la direzione delle Suore Maestre di S. Dorotea di Borgo a Mozzano.
Nel numero di novembre si fa il resoconto della realizzazione del famoso "parato in quarto" per il quale si sono raccolte offerte per un lungo periodo. Finalmente il parato è stato inaugurato nell'occasione del Corpus Domini 1927. E' costato £ 4813,55.
Nel bollettino SPRAZZI DI LUCE del dicembre 1927 si da notizia della vestizione nella cappella delle suore dorotee della signorina maestra Elda Fazzi, borghigiana, ed altre due probande. La Signorina Elda Fazzi ha preso il nome di Suor Maria Enrica della Madonna del Buon Consiglio.