LA GRANDE CROCE DI BRANCOLI, SEGNO DELLA FEDE DEI LUCCHESI
Fu costruita nel 1900 ed aveva un’altezza di mt. 18,30; fu progettata dall’ing. Gaetano Orzali e fu inaugurata il 13 ottobre 1901. Il Papa Leone XIII scrisse per l’occasione una epigrafe che fu murata sotto la prima prietra, benedetta dal Vescovo ausiliare di Lucca Mons. Giovanni Volpi.
Alla fine di luglio 1944 le truppe tedesche, temendo che diventasse un punto di riferimento per l’avanzata degli alleati, la fecero saltare. Questo avvenne il 21 luglio 1944, alle ore 19,45.
Un anno dopo la fine della guerra Mons. Pellegrino Puccinelli e Brancoli Busdraghi intrapresero le prime iniziative volte alla ricostuzione della grande croce, i cui lavori furono intrapresi dal Genio Civile di Lucca solo nel 1958. L’inaugurazione avvenne appunto il 23 agosto 1958. La nuova croce è alta mt. 18,40.
Nel luogo dove oggi sorge oggi la grande croce, la Repubblica di Lucca, fin dal 1594, aveva costruito una torre in grado di trasmettere segnalazioni dal contado verso Lucca. La torre di Brancoli era infatti ben visibile dalla “Torre del Palazzo”, dentro le mura urbane, era dotata di strumenti ottici e, in caso di pericolo imminente per la città, comunicava il pericolo alle altre torri sparse per il territorio della Repubblica, affinchè, se necessario, facessero accorrere a Lucca le varie milizie del contado, stimate, nel secolo XVII, in oltre 20.000 uomini. La torre di Brancoli riceveva i segnali principalmente da un’altra torre situata sul monte Bargiglio (m. 866), sopra Cune, nel comune di Borgo a Mozzano. La torre del Bargiglio, chiamata “occhio di Lucca”, poteva controllare Castiglione Garfagnana, Lupinaia, Treppignana, Bagni di Lucca, Brancoli, Fiano, Chiatri, Vecoli, , oltrechè Lucca. La torre di Brancoli, sorvegliata giorno e notte da 2 sentinelle, venne utilizzata fino alla fine del XVII secolo. Al suo posto, come già detto, sorge una grande croce che, abbracciando la pianura sottostante, quasi con materna sollecitudine, rende testimonianza della grande fede dei lucchesi.
All'interno del basamento della nuova croce, costruita nel 1958,, riutilizzando pietre della vecchia croce e la mensa dell’altare della chiesa distrutta di S. Bartolomeo in Cotrozzo, alcuni abitanti della Pieve hanno costruito un altare massiccio, anch'esso bisognevole di manutenzione e di essere messo in sicurezza.
Nota: alcune delle notizie riportate sopra sono tratte dal libro “TESORI DELLA BRANCOLERIA” di Giuseppe De Ramundo, Pacini Fazzi Editore in Lucca, giugno 2014.