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PERSONAGGI DI ONETA: IL CAVALIER ISMAELE GIUSTI

Nella vita dei paesi ci sono stati personaggi un po’ misteriosi di cui si sono perse, nell’avvicendarsi delle generazioni, notizie precise. Questo vale anche per il “cavalier” Ismaele Giusti, onetino, di cui mio padre parlava sempre con grande deferenza. Forse l’unica immagine che abbiamo di lui è quella di un vecchio signore, con grandi baffi bianchi, in posa davanti alla “scuola rurale di Oneta”, pronta per l’inaugurazione nell’anno 1930 (ottavo dell’era fascista). Il cavalier Giusti è sepolto nel cimitero di Oneta e risulta nato nel 1858 e morto nel 1942; accanto al suo loculo aereo c'è quello della moglie, Filide Giusti, nata nel 1861 e deceduta nello stesso anno del marito, il 26.10.1942. Ho provato a chiedere notizie a Luciano Gigli e a Giuliano Micheli, onetino che vive a Siena, ma non ho ottenuto molte informazioni. Giuliano ricorda “un signore sempre vestito di colori chiari , inappuntabile, che ogni tanto girava per il paese e tutti salutavano con deferenza”. Anche Rolando Tomei, onetino che vive in Borgo, lo ricorda come “una persona eccentrica, che in paese aveva assunto un po’ il ruolo di “capo”. Si occupava che tutto fosse in ordine e che la vita paesana scorresse con regolarità. Una volta l’anno curava, in prima persona che venisse pulito il deposito dell’acquedotto comunale (che era stato inaugurato il 15 ottobre 1925), assoldando qualche ragazzo a cui faceva fare il lavoro, che lui controllava di persona”. Nella storia della Società IV Novembre di Oneta, all’anno 1939, risulta registrata la spesa per acquistare “la croce di cavaliere per Giusti Ismaele”, cosa che avvalora il possesso del titolo, che fu scritto perfino sulla sua lapide funeraria.

Gabriele Brunini, maggio 2020
 
 
 
 
 








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