BREVE STORIA DEL TEATRO COLOMBO DI VALDOTTAVO: NEL 1997 IL CONSIGLIO COMUNALE NE DECISE L'ACQUISTO E LA SUCCESSIVA RISTRUTTURAZIONE. Era stato uno degli impegni della campagna elettorale del 1995.
Orgoglioso di averlo acquisito al patrimonio comunale ed averlo restituito alla comunità di Valdottavo.
Era stato uno degli impegni elettorali del Gruppo NOI CON VOI nella campagna 1995.
Gabriele Brunini
Ecco le principali date....
1997 NOVEMBRE 21
DELIBERA N. 139 DEL CONSIGLIO COMUNALE DECIDE ACQUISTO TEATRO COLOMBO al prezzo complessivo di 460 milioni di lire + iva (costo complessivo lire 551.200.000.
Come riporta il giornale Il Tirreno del 23.11.1997 con un articolo scritto da Alvaro Carlotti, la decisione è passata con il voto del gruppo di maggioranza, mentre le minoranze (Gianni Del Carlo, Alfredo Scipioni, Alessandro Stringari, Nicla Guidotti e Concetta Bacci) pur dichiarandosi favorevoli all’acquisizione dell’immobile, hanno abbandonato l’aula al momento del voto non avendo certezza che l’edificio sia di proprietà della società rappresentata dai signori Bernardi Silvio, Burgalassi Rosa e Mezzetti Gian Piero. Il Sindaco Gabriele Brunini ha espresso la sua soddisfazione per questa decisione da tanto attesa dalle popolazioni della Valle di Ottavo.
I consiglieri di maggioranza che hanno votato a favore dell'acquisto del Teatro Colombo sono stati:il Sindaco BRUNINI GABRIELE, POGGI FRANCESCO, PIERONI CRISTIANA, PAPERA PIER GIOVANNI, CITTI SERGIO, FRANCESCONI BORIS, UNGARETTI FLORA, LUVISI RENZO, FERRI CLAUDIO, MARCHI MARCELLO, PELLEGRINI PAOLO. Assente alla seduta il consigliere di maggioranza Innocenti Enrico.
1997 NOVEMBRE 29
DELIBERA GIUNTA COMUNALE AFFIDA INCARICO A NOTAIO VINCENZO DE LUCA PER CONTRATTO ACQUISTO TEATRO COLOMBO.
Presenti in Giunta: Gabriele Brunini, Sindaco, Boris Francesconi, Marco Biagioni, Flora Ungaretti, Luana Andreini.
1997 DICEMBRE 15
CONTRATTO DI ACQUISTO DEL TEATRO TRA IL COMUNE DI BORGO A MOZZANO (RAPPRESENTATO DAL SEGRETARIO COMUNALE LUCA PETRONI) E: BERNARDI SILVIO, BURGALASSI ROSA, MEZZETTI GIAN PIERO, LEGALI RAPPRESENTANTI DELLA SOCIETA’ DEL TEATRO DI VALDOTTAVO. Prezzo convenuto Lire 460milioni.
Testimoni: Graziano Vangelisti e Mauro Andreuccetti.
DAL 1998 AL 2005 LE FASI DEL RESTAURO DEL TEATRO COLOMBO
Il Comune approva progetto di restauro redatto dall’architetto Pietro Carlo Pellegrini di Lucca.
Il restauro si sviluppò con una serie di cinque lotti e una spesa di oltre due miliardi di lire (un milione e centomila euro) a cui si aggiungono i 460 milioni di lire dell'acquisto.
La complessità del restauro e i problemi autorizzativi della Soprintendenza faranno sì che il quarto lotto, gestito dal Sindaco Brunini, partì solo nel settembre 2003, affidato alla ditta Francescsoni srl di Lucca.
Il Sindaco Brunini concluse il suo secondo mandato nella primavera del 2004 e così l'inaugurazione ufficiale del Teatro Colombo toccò al Sindaco Francesco Poggi, che di Brunini era stato Assessore alla cultura.L'inaugurazione ufficiale avvenne giovedì 22 dicembre 2005, alle ore 17,30, con grande concorso di popolazione ed autorità. Nel Teatro venne posta una targa che ricorda l'acquisto ed il restauro dell'importante opera pubblica, costruita nel 1913 da cittadini meritevoli di Valdottavo.
BREVI CENNI STORICI DEL TEATRO COLOMBO.
La tradizione teatrale a Valdottavo è sicuramente antecedente alla costruzione del Teatro " Cristoforo Colombo", costruito nel 1913.
Il "teatro" esercitava sicuramente una forte attrazione e, per questo motivo, nel primo decennio del Novecento, i paesani decisero di abbandonare il cosidetto "Teatro Vecchio" (costruito nel settecento con struttura interamente realizzata in legno e definitivamente abbattuto nel 1939), che pur disponendo di due ordini di palchi, di ampia platea e di un loggione, era ormai pericolante e insufficiente per accogliere gli spettatori che diventavano sempre più numerosi.
Nel 1909 viene pubblicato a Borgo a Mozzano uno "Statuto fondamentale della Società filarmonica di Valdottavo", che si propone di mantenere in paese una banda musicale e di dare delle pubbliche rappresentazioni in teatro e specialmente delle operette in musica" (art. 1).
Nel frattempo (1908) era stata costituita a Menphis, negli USA, la "Società Civile Cristoforo Colombo", da Valdottavini colà residenti. Lo scopo di tale Società era quello di "costruire un teatro con annesso caffè, sala ed uffici, per iscopi ritenuti utili e vantaggiosi dal Consiglio di Amministrazione della Società stessa". Dalla Società furono regolamentate le modalità di partecipazione alla stessa Società e di acquisizione delle corrispondenti azioni, con "soci fondatori di serie A" ed "azionisti di serie B", in base al valore delle loro azioni. Erano considerati Soci Fondatori coloro che versavano una tassa di ammissione pari a £. 1.500, costituita da tre certificati da £. 500 ciascuno, rilasciati dal Consiglio di Amministrazione; venivano considerati come semplici azionisti, senza diritto di accesso agli uffici sociali, coloro che acquistavano uno o più azioni da £. 100.
I primi soci fondatori furono: Carlo Bartolomei Presidente, Lorenzo Maffei Segretario, Davino Bertagna Cassiere, Enrico Andreuccetti, Angelo Bernacchi, Paolino Bernardi, Bartolomeo Bartolomei, Carlo Maffei, Oriano Maffei, Aladino Maffei, Giuseppe Pacini, Lorenzo Pacini e Raffaello Pierotti.
I primi interventi legati all'edificazione del teatro nuovo furono realizzati direttamente dagli "Americani", ossia il gruppo di persone native di Valdottavo ed emigrate in America alla fine dell'Ottocento, in perfetto stile "liberty", come volevano questi "emigrati di ritorno".
Anche la costruzione del teatro, come scrive l'ing. Daysi Ricci, nominata dal Sindaco Gabriele Brunini responsabile dell'Ufficio Tecnico Comunale e dell'Urbanistica, si inserisce nel quadro di un rilevante complesso di iniziative a carattere edilizio ed urbanistico condotte a Valdottavo nei primi anni del Novecento e ritenute di particolare valore anche dai contemporanei, come dimostra un articolo del periodico locale "Il Bargiglio" del 17 luglio 1910, che scrive:
"Valdottavo progredisce ogni giorno di più come attestano le varie e architettoniche palazzine con relativi recinti e giardini, sorte da poco tempo, non che altri fabbricati in costruzione che fra qualche tempo formeranno un bel centro, dando al paese un aspetto decoroso e signorile, quale nessuno avrebbe immaginato". Presso l'Archivio Comunale, scrive ancora l'ing. Ricci, sono conservati i progetti elaborati dall'Assistente Tecnico comunale sig. Martini nel maggio 1906, per la sistemazione della piazza e delle altre aree adiacenti al teatro Colombo.
Il lotto utilizzato per la costruzione del Teatro Colombo fu ceduto gratuitamente dal sig. Raffaello Grandi, già membro della Società Filarmonica.
I lavori iniziarono nel 1908 e, nei primi tempi, molti cittadini offrirono gratuitamene e spontaneamente il loro contributo fornendo materiali e manodopera. Ma la cosa non pteva proseguire senza un progetto compiuto e così i membri del Consiglio di Amministrazione contattarono l'architetto Pietro Ricci, già professore al Reale Istituto di Belle Arti di Lucca che accolse l'incarico. Ancora una volta sarà il giornale cattolico "Il Bargiglio" ad esprimere soddisfazione: "Quanto prima saranno ripresi i lavori del nuovo teatro, interrotti per mancanza di disegno completo; ma ora che il Signor Pietro Ricci Professore di Belle Arti di Lucca ne ha assunto l'incarico, siamo sicuri di avere un teatro da figurare non solo in Valdottavo, ma anche in paesi di maggiore importanza. Il diegno dell'architetto Ricci risponderà a tutte le esigenze volute dalla legge, ai comodi del popolo che si diverte, e all'estetica. La facciata, poi, dicono gli intelligenti, che sarà un capolavoro. E, senza dire altro, basta il nome del Prof. Ricci per sapere che Valdottavo avrà un vero e proprio teatro". (Giornale Il Bargiglio del 13 luglio 1909). Sulla facciata, ideata dall'architetto Ricci, sono interessanti le effigi di Colombo, Catalani, Boccherini, ecc.Gli interventi di decorazione e rifinitura della sala principale furono invece affidati al Prof. Divoro, coadiuvato da Mons. Giuseppe Frediani, Pievano di Valdottavo dal 1912 al 1920.
Molte delle strutture del teatro originario sono state modificate con la realizzazione della sala cinematografica degli anni 1958/1959.
Il teatro fu inaugurato nel 1913, in forma solenne, con un quartetto d'archi che eseguì musiche di Massenet.
Il periodo di massimo splendore del teatro fu dal 1913 al 1929, quando si susseguirono le rappresentazioni teatrali, le feste da ballo e i concerti della Società Filarmonica. Molti attori abitavano a Valdottavo e recitavano sotto la direzione del maestro Manlio Pierotti, più volte collaboratore di Ermete Zacconi, che allora abitava a Montefegatesi.
Il giornale "Il Serchio" con resoconti del 12 febbraio 1921 e del 1 marzo 1922 loda le importanti feste da ballo che si svolgevano nel Teatro Colombo. Nello stesso teatro si svolgevano anche manifestazioni patriottiche e politiche, come quella della fondazione del Fascio di Valdottavo che si tenne il 22 maggio 1921, al termine del quale avvenne un grave attentato che costò la vita a due squadristi provenienti da Lucca (che furono poi definiti "i martiri di Valdottavo".
Nel 1929 presso il teatro trovò posto l' Opera Nazionale Dopolavoro ed i locali furono dotati anche di una biblioteca, affidata fino al 1931 a Romano Grandi. Fino al 1936 alcuni locali furono addirittura utilizzati come sede della scuola. Il teatro continuò ad essere affidato a persone del luogo come i signori Gino Grandi e Celso Mezzetti (anni 1938 e 1939).
Con la fine della seconda guerra mondiale e lo scioglimento dell'Opera Nazionale Dopolavoro, fu redatto uno Statuto del Circolo del Lavoro di Valdottavo, dal 1946 affiliato all'ENAL (Ente Nazionale Assistenza Lavoratori), la cui amministrazione venne affidata ad un Consiglio costituito da 8 membri, rappresentativi, come scrive l'ing. Daysi Ricci nella sua relazione, della situazione politica paesana (2 per ogni formazione politica). A questo proposito, prosegue la Ricci, ricordiamo che negli anni '50 furono ammessi anche due rappresentanti del partito monarchico, che non era presente nella iniziale ripartizione dei membri della direzione del Circolo.Il Consiglio di Amministrazione, con sede nei locali dell'ex Dopolavoro era costituito da: dr. Roberto Lumini, dr. Eugenio Faini, dr. Silvio Bernardi, prof. Silvio Ferri, prof. Tullio Bianchini, Presidente, dr. Adriano Mezzetti, sig. Carlo Pierotti, sig. Avo Della Nina, Vice Presidente, sig. Leo Paolinelli.
Sempre nel 1945 fu stabilita l'istituzione dei un buffet a gestione privata, il cui primo gestore fu il sig. Giorgio Andreuccetti, invalido e partigiano. Successivamente subentrarono Licio Tardelli e Tito Lumini.
Fu il Presidente Tullio Bianchini a chiedere l'affiliazione all'Enal del Circolo, in data 15 giugno 1946. Attorno al 1970 il Circolo Enal fu traasferito in altra sede. Il teatro funzionò dal 1958 al 1974 come sala cinematografica gestita dal sig. Giuiliano Bernardi, Presidente della Società Civile Cristoforo Colombio e membro della Giunta Nazionale dell'Associazione Esercenti Cinema.
Gabriele Brunini - marzo 2023