PERSONAGGI D'ALTRI TEMPI: IL PROFESSOR RAFFAELLO PAPERA DI CORSAGNA.
La storia delle comunità è fatta anche dal ricordo di famiglie e persone di cui, piano piano, si perdono le tracce. Così, quando è possibile, conviene fermare qualche ricordo, da trasmettere alle nuove generazioni, che potranno, così, fare ulteriori ricerche ed approfondimenti, se lo vorranno.
A Corsagna, salendo la via di Postabbio, quasi all'inizio di quella strada centrale che conduce alla chiesa, si scorge sulla sinistra, dietro un cancello di ferro, una bella ed armoniosa corte, con un bel selciato di pietra, con aiuole curate e tanti fiori. E' "corte Papera", appartenuta ad una famiglia importante, che aveva lì una casa "patrizia", risalente sicuramente al XVIII secolo. Dalla fine dell'ottocento ai primi decenni del XX secolo quella casa fu abitata da personaggi importanti, che avevano fatto studi universitari, di cui diverse persone anziane di Corsagna ricordano ancora i nomi. Ecco i componenti di quella famiglia: Pietro Papera, nato nel 1897, laureato in giurisprudenza, morì a Gorizia, durante la 1a guerra mondiale, il 12 agosto 1916; Luigi Papera divenne sacerdote diocesano e fu parroco nella Brancoleria (Comune di Lucca); Paride Giovanni Papera fu l'unico maschio della famiglia a metter su famiglia ed ebbe figli, tra i quali l'ingegnere civile Anacleto Papera, morto negli anni '80 del XX secolo, persona che è vissuta tra il suo palazzo corsagnino e Bagni di Lucca.
Ma di sicuro la figura di questa famiglia che più incuriosisce è Raffaello Giuseppe Papera (nella foto di questa pagina), nato a Corsagna il 20 ottobre 1893, morto nel suo paese il 13 giugno 1968. Lo stesso si era laureato il 17 dicembre 1920, presso la Regia Università di Pisa, "Dottore in Lettere" ed aveva poi esercitato l'attività di professore di greco e latino, insegnando presso l'Università di Genova, dove è vissuto per un pò di anni. Nel 1952, come risulta dagli atti dello Stato Civile del Comune di Borgo a Mozzano, Raffaello Papera era tornato a vivere nel suo paese natio di Corsagna, nella casa di famiglia posta al n. 81 di via Postabbio, dichiarando che la sua "professione e condizione" era quella di "agricoltore-conduttore- coltivatore".
