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IL SIMULACRO DI GESU' MORTO NELLA CHIESA DI S.ROCCO A BORGO A MOZZANO

Nella giornata del VENERDI’ SANTO 2025 l'Azione liturgica della Passione del Signore della Comunità Parrocchiale Borgo a Mozzano si svolge nella chiesa di S. Rocco.

Nell’occasione, per decisione dei confratelli dell’ Alma Compagnia di S. Rocco e del Parroco Don Francesco Maccari, verrà riaperto, dopo tanti anni, il simulacro di “Gesù Morto” che si trova nel terzo altare di destra (entrando in chiesa) dedicato alla “Madonna di Dolori”, vicino alla porta di ingresso della sacrestia. Si tratta di una bella statua in legno, a grandezza naturale, ancora molto ben conservata, risalente al XVIII secolo (vedi immagini).

Ma lasciamo parlare il cronista:
Nell'anno 1703 da uno scultore fiorentino detto per soprannome “Nerbino”,  che abitava in Cerreto di Sotto (l’attuale territorio della Parrocchia di S. Rocco) fu fatto il simulacro di Gesù Morto che era solito portarsi solennemente a processione ogni triennio, nella sera del Venerdì Santo, non solo per la nostra terra ma ancora in quella del Borgo fermandosi nella chiesa di San Iacopo, del Crocifisso, ed ancora di San Francesco, sebbene quest'ultima fu poi lasciata per la troppo lunghezza del viaggio.

In una precedente ricerca da me fatta la statua mi risultava risalente al 1765, ma non ho documenti certi.

Sempre il cronista ci parla della particolarità con cui quella processione veniva svolta, partendo dalla chiesa di S. Rocco, in piena notte, lungo le strade di Cerreto di Sotto e del Borgo fermandosi per qualche breve riposo nelle chiese del Santissimo Crocifisso e di S. Iacopo. Oltre apparare di damaschi la chiesa di partenza, alla processione partecipavano circa 80 torce ardenti ed intervenivano tutte le compagnie dei paesi circonvicini  ed un numeroso popolo che la chiesa non era capace riceverlo.

Il cronista, pur non precisando in che anno, ci dice che quella processione fu vietata dalle autorità per l’orario inconsueto (in piena notte) e il grande concorso di folla che, evidentemente, creava problemi di ordine pubblico.

Della processione di Gesù Morto le cronache parlano anche a proposito della morte di Maria Maddalena,  vedova di Giovanni Dinelli di Cerreto di Sotto,  che dovrebbe risalire all’anno 1705. La donna, che il cronista definisce mia ava materna,  nel suo ultimo testamento, lasciò scudi 30 alla compagnia di San Rocco per la costruzione dell’oratorio ed un altro legato, sempre di 30 scudi, a favore della processione di Gesù Morto solita farsi in Cerreto di Sotto ogni triennio la sera del Venerdì Santo.

I cronisti che nel XVII e XVIII secolo raccontano  questi fatti sono membri della importante famiglia Santini, che possedeva il grande palazzo con l’ingresso principale in piazza di S.Rocco (oggi in parte di proprietà comunale - sede della Biblioteca F.lli Pellegrini - ed in parte ancora proprietà dei discendenti della stessa famiglia Santini).

Le cronache dei Santini (Cronache di Cerreto di Sotto) sono state pubblicate in un volume, edito dal Comune di Borgo a Mozzano nell’anno 2006 (Sindaco FranCESCO Poggi), con una prefazione di Giacomo Amaducci.

Testo pubblicato da Gabriele Brunini nella giornata del Venerdì Santo 2025.









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